Segnatura

MMB 355.

001

Milano, 14. Mar 30

Gentilissimo Sig.r Conte

Appena ricevuto il di Lei bel quadro di G.le Bellini da ristaurare mi misi immediattamente all’opera, quantunque che il doratore mi diceva che era cosa assoluttamente impossibile il dare la cornice per sabato, ma bensì per il Mercoledì dell’entrante settimana, io volevo pure essere di parolla e mandarglielo con la cornice e ciò a norma del tempo da V.a S.a prescrittomi cioè per Sabato corrente, ma feci male li conti miei, trovai il ristauro più penurioso di assai di quello che mi credevo ed assolutamente anch’io impossibilitato di poterle dare l’opera a suo termine prima di Mercoledì e, non perdendo tempo. Avendo ella fissatomi il tempo ricordandomi sempre di que benedetti articoli del credo, non sò se sarò creduto. Tuttavia voglia onorarmi di credere che feci e faccio ogni sforzo per riescirvi ma faccio fiasco. Sia adunque indulgente con me che io sarò oltremodo impegnato per farle un ristauro che mi lusingo sarà di sua sodisfazione.
Il Bozzotti mi disse averle parlato, e combinato l’aquisto del quadro, aspettava un suo ordine per la spedizione del detto.
Mi lusingo la Sua salute sarà ottima, oggi la Amalia incomincierà probbabilmente ad alzarsi. ||
Il Celo voglia che la possa rimanervi, ma ne temo. Essa La riverisce tanto sicome l’Adele.
Il Consonni non è ancora ritornato dal Piemonte. Restò però nella lusinga che prima di Mercoledì possa vederlo a Milano onde mi dicesse se desiderasse che le facessi ancora qualche cosa al Suo quadro che mai mi sfuggisse.
Riverendola anche a nome del Sig. Conte Merate, che è molto in collera con Lei, ma che però la saluta, mi creda

Suo Aff.o ed Osseq.o Servo
Brison

[Annotazioni di Guglielmo Lochis]

Brisson

Note archivistiche

Bifolio vergato su cc. 1r-1v; indirizzo e timbri su c. 2r; intestazione su c. 2v
Indirizzo: «All’Illustrissimo Signore | Il Signor Conte Cavaliere Guglielmo Lochis | Bergamo»
Timbri: «milano | 14 marzo» ; «bergamo | 15 marzo»