Segnatura

MMB 355.

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Illustrissimo Sig.r Conte Lochis

La prima cosa che feci questa mattina fu di portare la di Lei lettera al Sig.r C.te Boromeo il quale era ancora invisibile. Lascia la lettera e tornai, Egli era già sortito, vi ritornai di nuovo il doppo pranzo ed ebbi l’onore di poterle parlare, ciò mi premeva assai poiché come avrà saputo dal suo cocchiere non potè trovare un morzo in Borgo da darmi come eramo rimasti intesi, ma mi diè invece il disegno che troverà qui incluso disegno il quale non potè Servire a nulla mottivo che mi disse il Sig.r C.te Renato, che la sagoma sapeva bene qual fusse quella di moda, ma che l’importante era la misura e il modo dell’imbocatura de Cavalli. Ora la conclusione la è che non assendovi il tempo matteriale di poterle spedire questo morzo perché siino terminati per il tempo prefisso, gliene farà fare quatro di tutta moda e nel modo che le sembrerà meglio, senza però garantirle la riuscita. Se solamente per questo | inciampo non andassero bene, sarebbe una vera pazzia, poiché il detto Sig.r Conte ebbe la compiacenza di condurmi lui medesimo in persona da Guadagnini a vedere questi suoi finimenti, e le dico che restai sorpreso. Le assicuro di non averne mai veduti, ne di più belli ne più eleganti.
Il Sig.r C.te mi disse d’avere già risposto al Sig.r C.te Moroni per quella cosa che sa.
Domani mi porrò apresso al Suo quadretto e così facendo qualche altra piccola pressante incumbenza procurerò d’ingannare il tempo, lo che farei con piacere invecchiandomi anche di un pajo di mesi trovandomi all’autunno […] per godere in un sol tempo sì della di Lei protezione che della sua amabile compagnia. frà tanto con la speranza di presto vederla in Milano, la prego di darmi qualche comando onde col mio zelo possa farle vedere quanto mi è cara la di Lei gentilissima persona. Tutta la mia famiglia, ed in particolare mia moglie mi pregano di farle aggradire li attestati della loro più sincera stima. Mi comandi e mi creda col più proffondo rispetto di Lei Obbediente primo Servitore

Alessandro Brison

Milano li 10. Luglio 1832

Note archivistiche

Bifolio vergato su cc. 1r-1v; indirizzo e timbri su c. 2v.
Indirizzo: «Al Nobile Signore | Il Sig.r Conte Gulielmo Lochis | in Città | Bergamo»
Timbro parzialmente leggibile: «[…] Lug | […]»